Intervengono:



Grasso

L’ultima tavola rotonda è stata aperta da Alessio Grasso di Dallara Aerospace & Defence che ha evidenziato come le esplorazioni spaziali i sviluppino innovazioni tecnologiche con forti ricadute positive sulla Terra.

Il 30 maggio 2020 ha segnato il ritorno degli americani nello spazio con il lancio della navicella Crew Dragon della SpaceX. La grande novità di questa missione risiede nel fatto che, a differenza del passato, non è stata gestita dal governo americano ma dal settore privato. Il passaggio dal controllo governativo al coinvolgimento privato ha rappresentato una svolta radicale nel settore spaziale, rompendo lo schema tradizionale e permettendo l’ingresso di nuovi attori in questo campo. Questo cambiamento ha inoltre modificato le esigenze nel settore e portato a richieste di servizi di alto livello per quanto riguarda il cibo, il vestiario e l’attività fisica, creando così nuove ed ampie opportunità per aziende non del settore spaziale che hanno cominciato a guardare allo spazio per estendere i propri servizi.

In risposta a questo scenario in evoluzione, Dallara ha istituito una divisione specifica per lo spazio che collabora sia con enti pubblici, come il governo e le istituzioni, sia con il settore privato. Questo dialogo ha favorito lo sviluppo della missione Ax-3 di Axiom Space, la cui partenza è pianificata per gennaio 2024. Questa missione, di natura commerciale, vedrà il Colonnello Walter Villadei recarsi sulla Stazione Spaziale Internazionale. Alessio Grasso ha sottolineato che Axiom è la prima azienda privata ad essere stata qualificata dalla NASA per costruire la futura stazione spaziale commerciale dove saranno erogati numerosi servizi di alto livello per gli astronauti privati.

Dallara si è fatta capofila di un progetto che vede coinvolte diverse aziende di eccellenza del Made in Italy in Emilia Romagna per portare i loro prodotti e servizi nello spazio, dove potranno testarli in un ambiente difficile, come quello della microgravità. Dallara, in particolare, si concentrerà sulla Radiation Shielding, testando materiali polimerici avanzati per valutare il loro comfort e la protezione contro i raggi gamma per gli astronauti.

Per il futuro, Dallara si pone l’obiettivo di creare una “Space Valley” che raggruppi aziende italiane, non limitate all’Emilia Romagna, interessate a esplorare lo spazio con i loro prodotti e/o servizi. Ad oggi già numerose aziende di diversi settori sono coinvolte in questo progetto, attratte dall’opportunità di testare i propri prodotti e servizi in un ambiente estremo come quello spaziale, che offre condizioni uniche e acceleranti per la sperimentazione.

 

 

 

Da Lago

Giovanni Dal Lago di Officina Stellare, non coinvolta negli esperimenti della missione Ax-3 di Axiom Space, ha spiegato come il loro business sia è strettamente connesso alla sostenibilità del pianeta Terra, basandosi su 3 pilastri fondamentali:

  • Produzione di strumentazione e telescopi per l'osservazione della Terra da orbita bassa (circa 500km), per monitorare lo stato di salute del pianeta, come il controllo delle foreste e l'agricoltura intelligente.
  • Realizzazione di telescopi per il monitoraggio del traffico satellitare in orbita, essenziale per la sicurezza dei satelliti data la velocità elevata a cui viaggiano e i pericoli rappresentati dai detriti spaziali.
  • Sviluppo della comunicazione laser, che potrebbe diventare il loro focus principale di business nei prossimi anni, per risolvere la saturazione delle bande di radiofrequenza tradizionali. Questa tecnologia, da utilizzare tra Terra e satelliti, sia per le comunicazioni inter-satellitari, trasmetterà i dati tra fasce laser, offrendo vantaggi come minor consumo energetico e maggior banda disponibile.

Giovanni Dal Lago ha evidenziato la distinzione tra due categorie di telescopi: quelli spaziali e quelli terrestri. Per questi ultimi sono in corso due importanti progetti: l’ELT (Extremely Large Telescope) progetto europeo per costruire un telescopio di 40 metri di diametro, ed il progetto americano il TMT (Thirty Meter Telescope) che avrà un diametro di 30 metri. La ragione dietro la costruzione di telescopi di tali dimensioni è che un diametro maggiore consente di osservare parti più lontane dell'universo. Guardando a distanze maggiori, si ha l'opportunità di esplorare eventi astronomici che risalgono a 13-14 miliardi di anni fa.

 

 

 

Zanuso

Silvano Zanuso di Technogym ha sottolineato come l’essere umano una volta nello spazio, si trovi in condizioni radicalmente diverse rispetto a quelle terrestri, rendendo cruciale l'adattamento fisico a questo nuovo ambiente. Per raggiungere tale obiettivo, è necessario un allenamento specifico sia prima della partenza che durante la permanenza nella Stazione Spaziale. Attualmente, i dispositivi di allenamento disponibili sulla Stazione Spaziale sono piuttosto obsoleti, risalendo a 30-50 anni fa.

Technogym ha quindi deciso di partecipare alla missione Ax-3 di Axiom Space per studiare come migliorare l'allenamento nello spazio, con l'obiettivo di sviluppare nuove attrezzature che possano essere poi utilizzate anche sulla Terra, superando in efficacia quelle attuali. Oltre agli aspetti tecnici, Technogym vuole esplorare anche quelli psicologici legati all'allenamento, per promuovere un'attività fisica più costante ed efficace. Nonostante la consapevolezza dell'importanza di restare attivi per il benessere fisico, spesso si tende a trascurare l'esercizio fisico, cedendo alla tendenza biologica di mangiare e dormire.

 

 

 

 

Masina

 

Andrea Masina di GVM Assistance, realtà del gruppo GVM nata l’anno scorso, ha espresso la loro volontà di confrontarsi con la sanità del futuro: orientata a servizi digitali, innovativi e sostenibili. In quest’ottica hanno sviluppato una piattaforma basata sull'intelligenza artificiale per facilitare l'interazione tra le persone ed i medici ed il tele-monitoraggio del loro stato di salute.

Anche GVM Assistance, coinvolta da Dallara, ha deciso di partecipare alla missione Ax-3 di Axiom Space in quanto il tema della salute e del benessere della persona ben si inserisce nel contesto aerospaziale. In particolare, vogliono cogliere l’opportunità di sperimentare la loro piattaforma di telemedicina nello spazio, al fine di convalidarne ulteriormente l’efficacia. Inoltre, la missione offre l'opportunità di raccogliere dati preziosi sui cambiamenti dei parametri biologici umani nello spazio, informazioni che saranno utili per sviluppare modelli della piattaforma più avanzati. Nel lungo periodo, GVM Assistance prevede di partecipare allo sviluppo di progetti sanitari destinati ai viaggiatori spaziali, espandendo ulteriormente il proprio campo di intervento nel settore aerospaziale.

 

 

 

Sperandini

Infine, Corinna Sperandini di Spacewear ha messo in luce come l’abbigliamento spaziale sia vissuto e percepito in modo molto diverso rispetto a quello terrestre. Spacewear produce tute spaziali innovative ed interattive per astronauti, realizzate con tessuti speciali che rispondono ai rigorosi requisiti i viaggi in orbita. Queste tute sono ignifughe, antistatiche, antimagnetiche, traspiranti e dotate di una funzionalità avanzata: la capacità di rilevare i dati medici degli astronauti, come il battito cardiaco, la pressione sanguigna e la temperatura corporea. Questa caratteristica è resa possibile grazie all'utilizzo di materiali innovativi e all'evoluzione delle tecniche di tessitura, che non solo migliorano le performance degli astronauti offrendo un comfort senza precedenti, ma permettono anche un costante monitoraggio del loro stato di salute.

Nell'ambito del progetto della Space Valley di Dallara, Spacewear contribuisce fornendo tessuti specializzati per gli esperimenti ed i test legati alle radiazioni che Dallara intende effettuare durante la missione Ax-3 del 2024.

Per Corinna Sperandini, l'Italia, già rinomata e leader nel settore della moda di lusso, deve aspirare a conquistare un ruolo di leadership anche nel settore dell’abbigliamento spaziale. L’obiettivo è quindi sviluppare miglioramenti nell’utilizzo dei capi che possano poi trovare applicazione anche sulla Terra.

 

 

 

 

 

 

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